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Il Brenta centrale

Categoria: Trail lungo
Area geografica: Trentino Occidentale (Brenta)

Partenza/Arrivo: Molveno
Lunghezza:
28,5 km
Dislivello positivo:
2.500 m
Difficoltà (CAI-SAT): EEA

Verso la Bocca di Tuckett Il rifugio Brentei

Itinerario L'ITINERARIO

Le Dolomiti di Brenta, uno spettacolo unico che tutto il mondo ci invidia.
Appena ci si alza di qualche centinaio di metri dal fondo della valle dell'Adige è impossibile non rimanere incantati dalle numerose cime che compongono il gruppo del Brenta: cima Tosa, il Crozzon del Brenta, Cima Brenta Alta, il Campanil Basso…ed una miriade di cime minori.
La particolarità del giro che verrà di seguito descritto è l'alternanza di luoghi insolitamente isolati con alcuni dei sentieri più famosi e frequentati del Brenta.
La partenza da Molveno impone subito un notevole dislivello per giungere sino alla Bocca del Tuckett attraverso la Val delle Seghe e poi la Val Perse.
L'ultimo tratto in salita verso la Bocca del Tuckett ed il successivo ripido tratto su nevaio che porta velocemente verso il Rifugio Tuckett impongono una adeguata scelta del periodo in cui effettuare il percorso (da fine maggio a inizio luglio si potranno solitamente trovare le condizioni migliori). Il tratto su nevaio infatti è ripido. In presenza di neve tale tratto dell'itinerario può essere percorso con prudenza, al limite calzando un ramponcino (utile comunque averlo con sé); in stagione avanzata tale tratto può invece presentare ghiaccio e dunque divenire non percorribile con l'attrezzatura da running (scendendo si incontrano gli alpinisti che salgono con scarponi, ramponi e piccozza).
E' dunque necessario avere una certa dimestichezza con percorsi innevati ed informarsi sempre presso il gestore del Rifugio Tuckett circa le condizioni del nevaio prima di intraprendere il giro proposto.
Giunti al rifugio Tuckett si proseguirà verso il rifugio Brentei, si salirà alla Bocca di Brenta (breve tratto attrezzato) e quindi si raggiungerà il rifugio Pedrotti. In questo tratto del percorso, visitato ogni anno da migliaia di turisti ed alpinisti, ci si potrà fermare ad ammirare il ripido Canalone Neri o a sentire le voci delle numerose cordate impegnate sul Campanil Basso.
Dal rifugio Pedrotti si potrebbe scendere per la "via maestra" ossia percorrendo il sentiero 319 che conduce al rifugio Selvata; di qui si potrebbe poi, a seconda delle preferenze, ritornare al rifugio Croz dell'Altissimo ripercorrendo a ritroso il primo tratto di percorso fatto in salita, ovvero deviare verso Malga Andalo attraverso il sentiero 332 che con alcuni saliscendi riporta a Molveno a poche centinaia di metri dal parcheggio.
Noi invece decidiamo di scendere per la Val Ceda. Una traccia di sentiero ci conduce dal rifugio Pedrotti al Passo Ceda dal quale si inizia a scendere ripidamente con spettacolari visuali sul lago di Molveno. La discesa non è delle più agevoli (non presenta difficoltà ma la tipologia del fondo ed in alcuni casi la pendenza la rendono sicuramente tecnica) ma la Val Ceda regala sempre un particolare senso di pace e tranquillità.
Giunti a Molveno non resterà che reintegrare i sali minerali persi con una buona birra!  


Galleria fotografica GALLERIA FOTOGRAFICA

 

Partenza PARTENZA

Nell'abitato di Molveno, nei pressi del campeggio posto sulle rive dell'omonimo lago, si può trovare comodo parcheggio all'inizio della strada che conduce al Bar Ciclamino (parcheggio a pagamento).

Coordinate GPS del punto di partenza:

  • longitudine: 10.960161
  • latitudine: 46.140167

 

Descrizione dettagliataDESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PERCORSO

Lasciata l'automobile nell'indicato parcheggio si percorre inizialmente in piano la strada che conduce al Bar Ciclamino (950 m.); al termine del tratto piano (asfaltato) si passa su stradina a tratti cementata e poi "bianca". Superando il Bar Ciclamino a sinistra si sale ora la strada bianca contraddistinta dal sentiero n. 319 che percorre la Val delle Seghe. Con buona pendenza, e senza margini di errore, ci portiamo sino al rifugio Croz dell'Altissimo (1430 m.).
Sui ghiaioni dopo il Croz dell'AltissimoSi segue ora, solo per pochi metri, il sentiero che conduce verso il rifugio Selvata (n. 340); si devia infatti subito verso destra prendendo il sentiero n. 322 per risalire la valle che nel primo tratto risulta particolarmente rovinata dal lavorio delle acque (in alcuni tratti il sentiero percorre il greto del torrente Vallazza ed in parte distese detritiche, rimane comunque sempre agevole e ben segnalato).
Breve tratto attrezzatoVerso quota 1740 m. si tralascia il sentiero n. 344 che conduce al Passo Clamer e si continua invece a sinistra tenendo il sentiero n. 322 verso la Val Perse e la Bocca del Tuckett. Dopo aver affrontato un breve tratto attrezzato (scaletta metallica) si giunge alla Busa dell'acqua (quota 1955 m.).
Verso la Bocca di TuckettQui una traccia di sentiero (n. 314) porterebbe verso la Bocca della Vallazza ma noi continuiamo sul ben segnalato sentiero 322 che ci conduce ad una selletta (2264 m.) dalla quale si vede l'intero tratto finale verso la Bocca del Tuckett.
Ultimi metri prima della boccaNel periodo da noi consigliato (fine maggio / metà luglio) nell'ultimo tratto di salita si trova spesso la neve; sul lato destro (salendo) c'è comunque un cordino fisso che può aiutare nella progressione.
La Vedretta di Brenta InferioreGiunti alla Bocca del Tuckett (2647 m. o 2649 m. a seconda della cartina consultata) posta tra Cima Sella (a destra salendo) e Cima Brenta (a sinistra) si posa lo sguardo sulla sottostante Vedretta di Brenta Inferiore.
Si scende dalla vedrettaAttenzione ATTENZIONE: TRATTO ALPINISTICO! Qui calzati i ramponcini si inizia a scendere con prudenza la vedretta rimanendo nella sua parte centrale per portarsi, verso la fine, a destra dove riprende il sentiero, ora n. 303, sino al vicino Rifugio Tuckett e Sella (2272 m.).
A questo punto una sosta al rifugio è occasione quanto mai gradita per rimirare la vedretta appena discesa e le splendide cime che la circondano (Castelletto Inferiore e Superiore, Cima Sella sulla sinistra; Punta Massari, Cima Mandron e Cima Brenta sulla destra). Sul 318 verso i BrenteiSi riprende quindi a correre lungo il sentiero n. 328 che con lievi saliscendi giunge a quota 2048 m. ad intersecare il sentiero n. 318 che sale dal Rifugio Vallesinella (la via più "classica" di accesso al Brenta provenendo da Madonna di Campiglio).
Lungo il sentiero n. 318 si ritorna a salire con pendenza mai eccessiva sino ad arrivare con un ultimo tratto in piano al Rifugio Brentei (2182 m.).
Il Rifugio BrenteiLo spettacolo del Canalone Neri di fronte al rifugio induce a pensare per qualche secondo al coraggio di chi riesce a scenderlo con gli sci ai piedi! Si riprende quindi rimanendo sul lato destro orografico della Val Brenta Alta (a sinistra salendo) con pendenza che induce ancora a correre sino a quando non si trova la prima neve (a circa 2350 m.).
Altri tratti attrezzatiRisalita una prima conca nevosa per un centinaio di metri si deve superare una fascia rocciosa facilitati da alcuni cordini metallici e pioli infissi nella roccia.
Si rimette piede nuovamente sulla neve e facilmente si raggiunge Bocca di Brenta (2552 m.).
Il Rifugio PedrottiSul versante opposto i rifugi Pedrotti (2487 m.) e Tosa (2439 m.) sono ben visibili. Presso il Rifugio Pedrotti ci si può reidratare nuovamente e si possono assumere informazioni dettagliate sul tratto di sentiero che conduce al Passo Ceda.
Superato il Rifugio Pedrotti in direzione sud si incontra infatti dopo pochi metri la deviazione per Passo Ceda - sentiero n. 326 (si segnala che la cartina Kompass n. 649 non riporta il sentiero mentre la cartina Alpenvereinskarte n. 51 lo indica come traccia di sentiero senza numerazione).
Attenzione ATTENZIONE: il sentiero si presenta inizialmente ripido (con fondo sdrucciolevole) e poi in alcuni tratti stretto ed esposto. Deve quindi essere percorso solo in condizioni di tempo buono (non in caso di pioggia), con buona visibilità e assenza di neve.
La Pozza Tramontana dal Passo CedaLo spettacolo ripaga però ampiamente con una visuale privilegiata che spazia dalla sottostante Pozza Tramontana alla via normale di salita alla Cima Tosa, dalla Cima Margherita alle cime Garbari e Ceda.
Il lago di Molveno dalla Val CedaRaggiunto così il Passo Ceda (2223 m.) si scende la Val di Ceda con il lago di Molveno dinnanzi ai nostri occhi. Dapprima per prati aperti e poi in bosco si scende sino ad intersecare, verso quota 1150 m. in corrispondenza dell'ex. Malga Ceda Bassa di cui non resta più alcuna traccia, la strada forestale sempre segnalata con il n. 326 che si abbandona dopo qualche centinaio di metri per continuare su sentiero sino all'abitato di Molveno. Ultimi metri in piano sulla via principale del lungolago e si giunge al parcheggio di partenza.


NoteNOTE UTILI

Come detto è necessario verificare la percorribilità dell'intero percorso proposto ed in particolare le condizioni della Bocca del Tuckett e della vedretta verso l'omonimo rifugio.
In ogni caso è indispensabile portare con sé dei ramponcini per affrontare il tratto innevato che scende dalla Bocca del Tuckett. Attenzione ATTENZIONE: TRATTO ALPINISTICO!
Durante la stagione estiva si potrà sicuramente approfittare dell'ospitalità dei rifugi posti lungo il percorso (rifugio Croz dell'Altissimo, Rifugio Tuckett e Sella, Rifugio Brentei, Rifugio Pedrotti) presso i quali si potranno integrare le riserve idriche e alimentari.


AlternativeALTERNATIVE UTILI

  1. Qualora le condizioni della Vedretta di Brenta Inferiore non fossero sicure o anche solo se non si ritenesse di avere la preparazione per affrontare tale passaggio in serenità, consigliamo di studiare l'aggiramento dell' "ostacolo" deviando verso la Bocca della Vallazza in corrispondenza della Busa dell'Acqua (sentiero n. 314). Il giro si allunga di qualche chilometro ed il primo tratto di salita verso la Bocca della Vallazza non è agevole (pietraia); raggiunta tale elevazione si continua però in quota sino a raggiungere il sentiero n. 301 che, proveniente dal Passo della Gaiarda, conduce al Passo del Grosté; di qui lungo il facile sentiero n. 316 si giunge al rifugio Tuckett e Sella dal quale si può riprendere il percorso descritto;
  2. Qualora giunti al rifugio Pedrotti non si ritenga di percorrere il sentiero 326 per raggiungere il Passo Ceda è sempre possibile arrivarvi lungo il sentiero n. 320 che percorre il versante opposto della Pozza Tramontana sotto le Cime Ceda (sentiero inizialmente comune al sentiero che conduce alla via normale di salita a Cima Tosa, che si abbandona dopo qualche centinaio di metri piegando verso sinistra). In questo caso si dovrà scendere verso la Pozza Tramontana sino a quota 2235 m. per poi risalire sino a quota 2414 m. allorquando si dovrà scendere al passo sottostante lasciando invece continuare il sentiero n. 320 verso la Forcolotta di Noghera ed il Rifugio Agostini.


GPSTRACCIATO GPS

Scarica il tracciato in formato GPX

Scarica il tracciato in formato KML (Google Earth)

 

Cartina CARTINA (Le mappe di Trentino Trail Running)

Stralcio carta Kompass n. 688 Gruppo di Brenta - Numero licenza 14-1012-LVB

Kompass - Il vero specialista in guide e carte geografiche




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