Otto passi in Dolomiti

Categoria: Trail Lungo
Area geografica: Trentino Orientale (Dolomiti)

Partenza/Arrivo: Mazzin (Val di Fassa)
Lunghezza:
47,54 km
Dislivello positivo:
3.804 m
Difficoltà (CAI-SAT): EE - Escursionisti Esperti

 
Lago di Antermoia Salita al passo del Molignon

Itinerario L'ITINERARIO

Le Dolomiti: un paradiso naturale senza uguali.
E' difficile scegliere un itinerario perchè ovunque si rivolga lo sguardo viene voglia di andare a vedere cosa si cela dietro una forcella o un passo.
In questo itinerario ne supereremo 8 di passi spinti dalla voglia di vedere cosa c'è al di là, trovando sempre panorami fantastici, siano essi contraddistinti dai grigi ghiaioni in alta quota o dai verdi prati della Val Duron e dell'Alpe di Siusi.
Per accedere al fantastico mondo del Catinaccio di Antermoia si è scelta una via di salita forse secondaria, la Val Udai con partenza da Mazzin. Salendo questa valle di buon mattino si potranno incontrare numerosi camosci e caprioli; giunti poi nella piana di Camerloi saranno i richiami delle numerose marmotte a farvi compagnia ed a spingervi sino al rif. Antermoia.
Da qui in poi sarà un susseguirsi di emozioni passando dal Passo del Principe a quello del Molignon, dai meravigliosi prati dell'alpe di Siusi sino al Rif. Zallinger, dal rif. Vicenza fino a raggiungere poi il rif. Demetz alla forcella del Sassolungo.
Dopo una ripida discesa verso il Passo Sella si potrà correre lungo il Friedrich August Weg sino a scendere in Val Duron.
Un'ultima risalita al Passo delle Ciaregole per ridiscendere a Mazzin attraverso la Val de Dona.
Il percorso è sicuramente impegnativo per la sua lunghezza e per il dislivello complessivo; alla fine del giro vi troverete però a mettere in ordine le moltissime cose belle incontrate e ammirate, con la consapevolezza di aver vissuto una giornata speciale!


Galleria fotografica GALLERIA FOTOGRAFICA

 

Partenza PARTENZA

All'inizio dell’abitato di Mazzin, sulla sinistra, si trova un parcheggio libero.
Altrimenti sarà possibile parcheggiare anche all'uscita del paese dove si trova un ampio parcheggio sulla destra.

Coordinate GPS del punto di partenza:

 

Descrizione dettagliataDESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PERCORSO

Il bivio per la Val UdaiIn corrispondenza del parcheggio all'inizio del paese di Mazzin (1367 m.) si trova un segnale che ci indica la direzione per la Val Udai.
Entrati nel paese, superata una grande fontana ed un ponte si trova il primo cartello SAT che ci indica il sentiero da seguire: il numero 580 (0,20 km – 1380 m.).
Su per la val UdaiSi inizia così a salire dapprima su stradina e poi su sentiero con pendenza sempre costante.
Velocemente si dirada la vegetazione, si può ammirare una splendida cascata alla nostra sinistra e raggiunti i ripidi prati finali non sarà difficile scorgere qualche camoscio che ci controlla a distanza.
Eccoci arrivati alla piana di Carmeloi (4,66 km. - 2200 m.). Volgendo lo sguardo alla vostra destra spiccherà meravigliosa la cima della Marmolada !
Il rifugio Antermoia dal passo de DonaIl nostro percorso continua però lungo il sentiero n. 580 a sinistra e dopo un tratto pianeggiante si riprende a salire fino a raggiungere Passo de Dona (6,75 km. - 2516 m.).
Di qui si vede il rif. Antermoia che si raggiunge in pochi minuti (7,33 km. - 2599 m.). Superatolo si può ora ammirare il lago di Antermoia e l'ampio Valon de Antermoia che si percorre interamente in piano lungo il sentiero 584.
Vallone di AntermoiaRaggiunta la fine del Valon si incontra un bivio (8,63 km. - 2564 m.): a sinistra il sentiero 585 condurrebbe alla ferrata del Catinaccio di Antermoia, noi invece continuiamo a destra lungo il sentiero 584 che con un ultimo strappo in salita ci conduce al Passo di Antermoia (9,48 km. - 2770 m.).
Dinnanzi a noi il Catinaccio e le Torri del Vaiolet !
Verso il rifugio PrincipeIn discesa si raggiunge velocemente il Passo del Principe con l'omonimo rifugio (10,33 km. - 2600 m.).
Si continua a scendere verso nord lungo il sentiero 11 (su alcune cartine n. 554).
Dopo qualche centinaio di metri si incontra un bivio e si tiene la destra per evitare di perdere quota (10,87 km. - 2552 m.); il sentiero da prendere è l'11A (su alcune cartine continua ad essere segnato come n. 554).
Salita verso il passo del MolignonProprio di fronte alla valle appena discesa si trova la corrispondente ripida salita che con comode zete ci consente di pervenire al Passo Molignon e così, dopo un centinaio di metri in piano, ad una sella con segnaletica (13,00 km. - 2600 m.).
Seguiamo il sentiero 3A (o 554) verso il Rifugio Alpe di Tires. Pochi metri di salita e si può ammirare la nostra meta parziale e l'Alpe di Siusi.
Verso l'Alpe di TiresSi scende quindi velocemente prestando attenzione agli ultimi metri, dove alcuni cordini d'acciaio facilitano alcuni brevi non difficili attraversamenti.
Al Passo di Tires, fatta una sosta al Rifugio Alpe di Tires (14,30 km. - 2440 m.), si inizia a scendere verso la Val Duron seguendo la stradina contraddistinta dal n. 4 (o 594) verso Saltria.
Si giunge in breve ad un bivio (15,86 km. - 2231 m.): a destra il sentiero 4 continua sulla dorsale verso il rif. Sasso Piatto mentre il nostro percorso gira a sinistra in direzione “Rif. Dialer – Saltria” lungo il sentiero n. 8 che piega verso l'Alpe di Siusi.
Sentiero 7 verso il rifugio ZallingerAncora poche centinaia di metri e si incontra un nuovo incrocio (16,42 km. - 2144 m.): a destra diparte il sentiero n. 7 verso il Rifugio Zallinger.
Si continua lungo il sentiero n. 7 interamente corribile sino a Stampfalm e superato un ponte (20,09 km. - 2007 m.) si percorre una breve salita (sentiero 7 – 9) sino a raggiungere il rifugio Zallinger e la sua bianca chiesetta (20,65 km. - 2037 m.).Ormai prossimi al rifugio Zallinger
Le indicazioni da seguire a questo punto sono quelle relative al rifugio Vicenza lungo il sentiero n. 531. Vicino a al rifugio Zallinger si prende a destra e poco dopo si incontra un nuovo bivio e si gira a sinistra (20,91 km. - 2062 m.).
Saliscendi ci conducono ad incrociare il sentiero n. 527 proveniente dal Rifugio Sasso Piatto (22,06 km. - 2131 m.).
Il rifugio VicenzaIl sentiero n. 527 segue tutta la base del Sasso Piatto sino a raggiungere il sentiero 525 che sale da Monte Pana. Si riprende quindi a salire decisamente fino a pervenire al soprastante Rifugio Vicenza (25,02 km. - 2253 m.).
Si continua a sinistra lungo il sentiero 525 che nel tratto finale si impenna sino a pervenire al Rifugio Demetz posto proprio in corrispondenza della stretta Forcella del Sassolungo (27,07 km. - 2685 m.).
Panorama sul passo SellaPanorama incredibile sul sottostante Passo Sella, sul gruppo del Sella, del Pordoi e sul Piz Boè, oltre che ovviamente sulla Marmolada ed i Vernel.
Una veloce discesa lungo il sentiero n. 525 porterebbe direttamente al Passo Sella. Per evitare di perdere troppa quota giunti all'incirca a quota 2352 m. (28,33 km.) si può prendere una traccia di sentiero che sulla destra in leggera discesa conduce nei pressi della Forcella Rodella (29,86 km. - 2317 m.).
Si prende il sentiero 557Intraprendiamo quindi il sentiero 557 che contraddistingue il Friedrich August Weg, splendido sentiero che sempre corribile con numerosi saliscendi percorre in quota l'intera Val Duron attraversando le pendici sud del Sassolungo e Sasso Piatto.
Il rifugio PertiniSi incontra quasi subito il rifugio Friedrich August e poco dopo il rifugio Sandro Pertini (32,22 km. - 2300 m.).
Si continua verso il rifugio Sasso Piatto che però non si raggiunge in quanto poche centinaia di metri prima (33,62 km. - 2362 m.) si devia verso Malga Sasso Piatto cui si perviene in pochi minuti (34,08 km. - 2248 m.).
E' ora di scendere lungo il sentiero n. 533 verso il rifugio Micheluzzi e la Val Duron.
Giunti in fondovalle, senza toccare il rifugio Micheluzzi, si gira a destra e ci si avvia a risalire la Val Duron con direzione “Passo Ciaregole” (sentieri 532 – 578).
Salita verso il passo delle CiaregoleRaggiunta la località “Zopei” (38,33 km. - 1890 m.) il sentiero n. 578 devia decisamente a sinistra verso il Passo delle Ciaregole: è l'ultima (“breve”) salita della giornata.
Superati circa quattrocento metri di dislivello si perviene al Passo (40,16 km. - 2282 m.).
La conca risalita la mattinaDi qui si ammira nuovamente la conca denominata “Carmeloi” percorsa in salita poche ore prima.
Accompagnati dai fischi delle marmotte si inizia ora a scendere ed al cartello segnaletico (41,09 km. - 2200 m.) che riporta il nome della località (“Carmeloi”) si devia a sinistra (anziché riprendere la Val Udai percorsa in salita) e si scende velocemente lungo la Val de Dona ed il sentiero n. 577.
Si scende la val de DonaLa prima parte della valle è piacevole e consente di ammirare le ultime baite ed il rifugio de Dona; superato quest'ultimo la stradina raggiunge però notevoli pendenze che se da un lato consentono di scendere velocemente a valle, dall'altro mettono a dura prova le nostre gambe (anche a causa di alcuni tratti inopportunamente cementati o lastricati).
Di nuovo a MazzinCome detto però la discesa è molto veloce; giunti al km. 45,24 (quota 1607 m. circa) si incontra il segnale che ci indica la direzione per Mazzin.
In pochi minuti si perviene all'inizio della Val Udai e quindi al ponte, alla fontana ed al parcheggio da cui eravamo partiti (47,54 km. - 1367 m.)


NoteNOTE UTILI

In stagione i numerosi rifugi incontrati consentono molte occasioni di sosta e ristoro: caffé al Rifugio Principe e strudel al Rifugio Alpe di Tires sono immancabili! Idratarsi bene è però fondamentale anche in ogni successiva occasione.


GPSTRACCIATO GPS

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Cartina CARTINA (Le mappe di Trentino Trail Running)

 

 

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