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Diari di uno scairanner

Diari di uno scairannerDalle emozioni della Dolomites Sky Race a quelle degli allenamenti invernali in solitaria, passando per l’adrenalina di una gara di orienteering, i chilometri piatti di una mezza maratona e l’esperienza extra long di un ultra trail da 65 km, Diari di uno Scairanner ripercorre in modo scanzonato migliaia di passi corsi lontano dal traffico, dall’asfalto e dalla gente. Un inno alla corsa in montagna come modo per sentirsi semplicemente un puntino colorato fra il grigio della roccia e l’azzurro del cielo.
Questo è quanto si legge sulla pagina dell'editore (http://www.edizioni31.com/diari-di-uno-scairanner/) e dalla quarta di copertina di questo libro.

Sul blog dell'autore, Dario Pedrotti, leggiamo inoltre:
Ho cominciato a correre in montagna pochi mesi dopo aver dichiarato “quella per me è fatica gratuita...”, semplicemente perché sono rimasto fulminato dalla processione di runners sulle zeta della Forcella Pordoi, immortalati durante un'edizione della Dolomites Sky Race di qualche anno fa. E poi non ho più smesso.
[...]
“Diari di uno Scairanner” è un tentativo di condividere tutte le emozioni che vivo lassù, consapevole del fatto che solo chi ci ha provato le capirà davvero, mentre per gli altri rimarranno “robe da matti”.
[...]
Scairanner, e non “skyrunner”, perché non ho i tempi di Killian Jornet né la preparazione di chi le gare le corre seriamente. Le mie gambe e i miei polmoni bastano per godermi varie ore fra salite e discese in mezzo alle rocce, e per provare la pazzia di un ultra trail arrivando al traguardo senza pentirmi troppo di essere partito.

A prima vista questo libro può sembrare un testo per certi versi dissacrante, che prende in giro bonariamente molti degli aspetti e degli stereotipi tipici del mondo della corsa in montagna e del trail running. Leggendo attentamente tra le righe però si riesce a cogliere qualcosa che va oltre il semplice “raggiungere un traguardo facendo un sacco di fatica” o “l'arrivare in cima ad una montagna per raccontarlo agli amici”. Non si fatica a percepire l'amore che lega Dario alla natura e nemmeno il rispetto che l'autore prova nell'approccio e nel momento dell'incontro con essa.

Se non siete abbastanza incuriositi andate a conoscere Dario sul suo blog:  http://dopolavori.blogspot.it
C'è veramente tanto da leggere...e non solo di sport!

 

 

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