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Trentino Trail Running

AVGTrail.Ø - Un po' di storia

AVGTrail.ØAVGTrail.Ø
21 settembre 2013
31 km - 2.500 m d+

 

“La Montagna Racconta” - Cenni di storia legati al percorso della AVG Trail.Ø


Buona parte del percorso del trail si snoda tra strade militari, trincee e postazioni italiane della grande guerra; in particolare il crinale da Cima d’Asta a Forcella Magna, Cima dei Lasteati, F.la delle Buse Todesche e F.la di Ravetta costituivano la prima linea di difesa italiana con strategica vista sui Lagorai dove erano attestati gli Austro-ungarici. In mezzo, la zona di Val Cia, Vanoi, Val Sorda, formalmente italiane ma in realtà terra di scontri di pattuglie. Una La montagna raccontabellissima pubblicazione realizzata con fondi europei descrive eventi avvenuti in zone percorse dal trail: La Montagna Racconta è una guida escursionistica che propone 12 itinerari – sei in Tesino e 6 in Vanoi – ciascuno dei quali ripercorre i diversi punti di interesse cui sono collegate alcune delle principali vicende che hanno riguardato la zona; numerose le vestigia storiche e le testimonianze che si incontrano lungo i fianchi delle montagne e sulle zone di confine attraversate. La pubblicazione è opera del lavoro congiunto degli autori Giuseppe Ielen e Adone Bettega, che ne hanno curato la parte storica, e da Maurizio Caleffi e Giacomo Bornancini, incaricati della sezione escursionistica.

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In particolare, tutta da leggere la storia del cimitero militare di malga Sorgazza, da poco ristrutturato, dove la manifestazione prenderà il via.

Cima d'AstaLa commovente storia di cima d’Asta, dove un soldato italiano in perlustrazione sentì uno sparo e vide cadere un soldato austriaco dalle rocce della cresta, lo raggiunse agonizzante e cercò di soccorrerlo; distratto, sentì una mano sulla spalla: era un altro nemico, compagno del soldato ormai spirato, che commosso dal comportamento del soldato italiano proponeva amicizia. I due imbastirono un discorso, passarono la notte insieme al bivacco del Brentari, tumularono il soldato e poi si lasciarono per tornare ai rispettivi fronti. Un anno dopo il soldato italiano tornato in zona recuperò i resti del soldato austriaco e li seppellì al cimitero di Sorgazza in forma anonima con la dicitura: SOLDATO.

Forcella MagnaMolto interessante anche la sezione legata a f.la Magna e all’omonimo lago: la zona era occupata da tantissime baracche, ed addirittura i soldati costruirono una barca per farsi cullare sulle acque del lago, remando con un badile; spesso queste escursioni dovevano interrompersi bruscamente per i colpi di artiglieria austriaci provenienti dal Lagorai; quando passerete al lago, non potrete fare a meno di pensare ai soldati ed alla loro barca, in una bella giornata di sole ! io quasi ne sento le risate ogni volta che passo…

Incredibile infine la storia di nonno Alfredo, che esula dal libro ma ci coinvolge direttamente: quasi per caso Carla, compagna di Maurizio e “deus ex machina” di Malga Sorgazza (o se volete dirla più alla moda, MASTERCHEF!), ha scoperto che il nonno ha combattuto proprio su queste montagne durante il conflitto mondiale; dopo la ritirata del 1917, fu ferito sul Grappa e non volle mai parlare della sua tragica esperienza di guerra, emersa solo due anni fa durante il lavoro di ricerca legato alla pubblicazione del libro ed al progetto per il centenario della Grande Guerra.

Insomma… non solo trail sull’AVG ma anche tante emozioni legate al passato.

 

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